Negli ultimi anni abbiamo assistito all’utilizzo di containers navali, tradizionalmente utilizzati nei porti e adibiti a trasporti merci, per scopi completamente diversi da quello originario. In un’ottica di economia circolare, vengono opportunamente modificati dando così vita a soluzioni esteticamente nuove e alternative.
Queste costruzioni permettono di ridurre tempi, costi di costruzione e rispondono all’esigenza della sostenibilità ambientale in quanto riutilizzano containers non più utilizzati per il trasporto merci e che dovrebbero essere smaltiti. Da qui il nuovo concetto di negozio, bar, ufficio containerizzato, case container, fino ad arrivare a vere e proprie costruzioni di grandi dimensioni.
Seguendo questa logica, gli architetti hanno progettato soluzioni decisamente coraggiose e innovative
Se si parla di container più strani e particolari al mondo non si può non menzionare Pop Brixton. Pop Brixton è un quartiere londinese di recente costruzione: un villaggio di ex container convertiti. è un luogo che ospita start-up, negozi e bar, pop up stores, è uno spazio dinamico, giovane, contemporaneo ed ecosostenibile a basso impatto energetico, pronto ad ospitare le nuove generazioni.
In giro per il mondo si vedono sempre più soluzioni di container riconvertiti ad uso abitativo ,dove i container, sono utilizzati come moderne case eco sostenibili e ad alta efficienza energetica. In alcuni casi, infatti, gli impianti si appoggiano ad una batteria che stocca l’energia in eccesso per liberarla nei momenti in cui sole e vento vengono a mancare. Tramite il tetto viene raccolta e filtrata l’acqua piovana, mentre per climatizzare l’ambiente può essere installata una pompa di calore, abbinata ad un buon isolamento termico del container.
Si tagliano le lamiere e vengono inserite porte e finestre a doppia/tripla camera per consentire un alto isolamento termico. I container modificati vengono affiancati e sovrapposti per creare una struttura moderna e ricercata.
I container affiancati possono essere utilizzati per creare una stanza unica o, più in generale, per creare un ambiente più ampio che viene rinforzato con l’aggiunta di travi e pilastri in metallo.
Un bell’esempio esempio di utilizzo di container per uso abitativo è La Joshua Tree Residence. Lo spazio si sviluppa attraverso diversi container sovrapposti che creano l’esoscheletro della casa simile ad una rosa che fiorisce nel deserto. Ogni container gode di una vista sul panorama circostante fornendo la privacy necessaria all’interno. Tutte le stanze della casa godono di una vista differente sul deserto del Joshua Tree National Park.
La struttura poggia su una piattaforma di legno che dispone anche di un garage coperto da pannelli solari che forniscono energia per la casa e una refrigerazione adeguata.
Sempre in fatto di abitazioni, uno dei progetti più coraggiosi è stato quello di progettare addirittura un grattacielo di containers ricondizionati per i quartieri meno agiati a Mumbai, in India.
Il progetto è finalizzato a trovare soluzioni abitative per i quartieri poveri dei Paesi in via di sviluppo. Per far fronte alla forte crescita demografica e alla crescente urbanizzazione, lo studio che ha effettuato il progetto ha pensato a degli edifici ad alta densità abitativa e poco costosi, progettando così gli “Shipping Container Skyscrapers” realizzati impilando container navali riciclati.
I grattacieli progettati sono due, formati da 2500 container e sostenuti da una struttura d’acciaio che realizza delle torri cilindriche “a ventaglio”, per un’altezza massima di 400 mt.. L’intero complesso sarebbe in grado di ospitare migliaia di persone. I containers sono ruotati e posizionati in modo da lasciare uno spazio vuoto al centro con le sole finestre esterne, affacciate sulla città. All’interno della torre è previsto un ascensore, spazi verdi, servizi sanitari, scuole, supermercati e aree d’intrattenimento.
Piccole curiosità: gli spazi vuoti tra i container sono progettati per creare una ventilazione naturale dell’edificio, mentre i colori che decorano i container riflettono le parti più fredde e calde del grattacielo; a sud i container rossi, a nord quelli blu a est ed ovest quelli verdi e gialli. Attualmente è in fase di valutazione da parte di organizzazioni umanitarie per possibili applicazioni in altre città.
Non solo case. Con i container modificati ad hoc si possono creare anche moderne e particolari piscine che rappresentano una alternativa straordinaria a quelle, anche per la velocità di istallazione e la facilità di spostamento, soprattutto nelle situazioni in cui realizzare una piscina interrata non è possibile.
L’utilizzo di container a questo scopo è di grande tendenza e si riescono a installare vasche moderne, economiche e di grande impatto scenografico. Le parete esterne di lamiera vengono rimosse e sostituite con ampie vetrate dando un effetto acquario di grande suggestione. Molto apprezzata è anche la loro grande durata nel tempo: infatti i materiali con cui sono costruiti i container navali sono stati progettati per resistere a intemperie e alla salsedine del mare:
I container sono stati utilizzati anche come alberghi molto particolari oggi sono diverse le strutture che offrono ai turisti servizi e ambienti assolutamente fuori dal comune. I container vengono affiancati e sovrapposti per creare strutture originali e soprattutto sostenibili poiché riciclati: è infatti la seconda vita dei container marittimi che consente loro di essere riutilizzati più e più volte e modificati per qualsiasi esigenza.
In Olanda nel container – Il Container hostel Rebel di Groningen, in Olanda, è nato grazie all’iniziativa di due giovani ragazze, che hanno deciso di sfruttare i vecchi container usati per il trasporto navale, trasformandoli in strutture ecosostenibili. Ogni container offre un alloggio semplice e originale, con temi e ambientazioni diverse, dallo spazio, alla giungla, alla stanza per sole donne. L’ostello è dotato di una cucina comune e ha un piccolo bar, aperto anche gli esterni, dove assaggiare birre locali o bere una tazza di caffè accompagnata da dolci.
Uno degli ultimi progetti in via di costruzione è quello dello stadio Ras Abu Aboud in Qatar che ospiterà i prossimi mondiali di calcio.
Interamente costruito con containers, è formato da una struttura metallica portante all’interno della quale vengono inseriti i container che ospiteranno le aree a servizio dei giocatori e degli spettatori.
Ospiterà fino a 40.000 spettatori e sorgerà sul lungomare di Doha. Sarà in grado sostenere anche temperature elevate grazie ad appositi sistemi di ventilazione e refrigerazione e adotterà sistemi di controllo per la riduzione delle radiazioni solari e dei venti.
Questa costruzione fatta con containers facilmente smontabili e riciclabili darà vita ad un impianto innovativo e più sostenibile dal punto di vista dei costi e dell’utilizzo dei materiali da costruzione e della produzione dei rifiuti: la progettazione modulare richiederà meno materiali, creerà meno rifiuti e ridurrà l’impronta di carbonio complessiva rispetto a un processo di costruzione tradizionale, riducendo al contempo i tempi di costruzione fino a tre anni.
Alla fine del campionato verrà smontata in parte e riutilizzata in altri centri sportivi e non sportivi più piccoli. La logica che sta alla base di questo coraggioso è, a detta dei progettisti e degli organizzatori, quella che la minimizzazione dei costi di produzione e la possibilità di riutilizzo, sia la chiave per rendere una grande evento sportivo sostenibile.
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